Performing Art

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La performance è, tra le molte pratiche artistiche che caratterizzano il Novecento, quella che ha avuto una maggiore diffusione.
La performance coinvolge il corpo: quello dell’artista, quello dello spettatore o entrambi insieme. Essa si manifesta come azione che si svolge nel tempo e nello spazio innescando una relazione tra artista e pubblico che vi assiste.

Rispetto alla fruizione di un’opera d’arte di scultura o pittura esiste un forte spostamento concettuale e formale, nel senso che nella performance l’azione, il processo costituiscono l’opera, svincolata dalla necessità di essere definita in un prodotto finale oggettuale. L’opera può essere fissata e riproposta solo se fotografata o filmata. Oppure nel momento in cui l’azione si ripete.

La performance art si sviluppa come pratica consueta dalla fine degli anni Cinquanta e Sessanta con le azioni di artisti quali Vito Acconci, Hermann Nitsch, Joseph Beuys e con Allan Kaprow, che coniò il termine happening.

Ma secondo la definizione corrente potremmo considerare già performance una serie di azioni messe in atto da artisti delle avanguardie:  i Futuristi, Marcel Duchamp, il processo di realizzazione delle opere di Jackson Pollock.
In molte delle sue opere Yves Klein usa il corpo suo e di altri come pennelli intrisi nel famoso IKB (International Blu Klein), talvolta di fronte a un pubblico sullo sfondo musicale di una sola nota suonata venti minuti (Monotone Symphonie).

Happening, Fluxus, performance, Body art, arte relazionale, sono tutte declinazioni di pratiche artistiche simili; i confini tra queste non possono essere considerati nettamente definiti.

Gli artisti della Body Art utilizzano la performance come modalità espressiva che vede il corpo come protagonista e strumento. Negli anni Sessanta, l’Aktionismus viennese ferisce il corpo (spesso in modo serio, mettendo in pericolo la vita dell’artista), usandolo per sconvolgere lo spettatore, celebrare riti, rappresentare la colpa e la redenzione (si veda l’opera di Herman Nitsch ).

Tra le artiste che usano abitualmente la performance come forma espressiva citiamo Marina Abramovic, protagonista con il compagno Ulay e fin dagli anni Settanta di numerose performance che vedevano il corpo come protagonista, utilizzato per rappresentare la complessità del rapporto di coppia e temi legati all’identità.

PERFORMING ART E TEATRO SOCIALE

berzano linaNel Teatro Sociale l’autenticità e verità del processo messo in atto  dall’esperienza del laboratorio, secondo gli operatori di Antigone, ha molto a che fare con il linguaggio (e gli obiettivi) della Performing Art.
In un laboratorio di Teatro Sociale non sono la dizione, la “recitazione” o l’apprendimento di tecniche ripetitive e codificate  (spesso neppure un “testo”)  il materiale necessario alla composizione drammaturgica.

Laddove sono in gioco corpi che, già di per sè,  sono un “segno”, una “cifra” (disabilità, follia, gravi marginalità sociali, immigrazione) la composizione per la scena vive grazie ad un’ idea, un bisogno, una “urgenza” che si vogliono fortemente trasmettere e comunicare.

In una pratica performativa e autoriale come il Teatro Sociale, dove è  importante quello che si è e quello che si fa, dove non si impara a “fingere bene” (= recitare),  quello che siamo (storia, esperienze, ossessioni, visioni, sogni) è ciò che veramente conta.

L’Associazione Antigone realizza Performance (installazioni, percorsi performativi, sedie narranti etc.) attraverso il linguaggio multiplo della Performance Art (immagini, azioni, video, fotografia, musica, pittura, incursioni performative)  con finalità sociali:  esplorazione di una condizione (es. migrante) o di un tema di  interesse collettivo o comunitario.

In collaborazione con la Scuola di Teatro Sociale e Arti Performative di Firenze, Antigone realizza workshop residenziali formativi sulla Performing Art, aperti a tutti.

Nel 2015 abbiamo realizzato due workshop presso la Comunità “Mondo e famiglia” di Berzano di Tortona.

JUST DOING”:   23-25 gennaio 2015 

JUST DOING 2: Storie di ordinaria follia” –  18-21 giugno 2015 

SPOON RIVER IN ROCK!” – 27-29 Maggio 2016

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