Laboratori integrati
Il Teatro Sociale è il Teatro che maggiormente esprime e rappresenta la comunità, la collettività: le famiglie, la città o il paese, il quartiere o il gruppo sociale di appartenenza, costruendo vere e proprie poetiche e un linguaggio che rimanda al rito e alla festa.
Il Teatro Sociale mette l’accento su l'eccezione dei non attori nella frequentazione della scena, rivendicando la centralità dell’essere umano, sia esso persona con sindrome di down o tossicodipendente, immigrato o anziano. E’ interazione fra persone che, partendo ognuna da condizioni psico-fisiche diverse, si incontrano nel luogo-teatro, facendo dei propri limiti, delle proprie abilità o disabilità, risorse da condividere. E’ un teatro che favorisce le dinamiche di scambio interculturale e può diventare una forma straordinaria di promozione dei diritti del cittadino, proprio attraverso la considerazione della diversità come valore umano da proteggere e tutelare.
“La Bellezza resta” : Teatro, Arte e Parkinson
Con questo progetto valorizziamo la necessità di sfidare gli stereotipi secondo i quali la capacità, la creatività, la partecipazione sono destinate inevitabilmente ad avere un declino con l'avanzamento della malattia o dell'età, favorendo processi di cambiamento delle identità personali nel nuovo incontro relazionale con l’altro.
Il Laboratorio Teatrale diventa così di grande stimolo sia per la persona affetta da problemi neurologici come il Parkinson, sia per tutti i partecipanti coinvolti poiché è un momento di possibilità di relazione nuova rispetto al quotidiano, una relazione tra pari, in quanto tutti i partecipanti usufruiscono dello stesso percorso e sono nello stesso luogo per fare la medesima attività.
I limiti soggettivi vengono in parte a sparire grazie al lavoro teatrale, ma non del tutto poiché è con questi che bisogna confrontarsi: partendo da ciò che il singolo può offrire si vanno a cercare altri spazi, altre possibilità oltre a quelle che sono già scritte nelle singole identità, entrando in contatto e apprendendo dall’altro e dalle sue differenze.
Obiettivi del laboratorio:
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l’obiettivo primario del progetto è di tipo artistico: il luogo in cui le sessioni si svolgeranno deve essere bello, esteticamente/spiritualmente/artisticamente denso;
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promozione del benessere fisico e psico-sociale dei partecipanti, favorendo lo scambio fra generazioni;
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generare reti e collaborazioni fra il terzo settore e le istituzioni cittadine finalizzate all’inclusione socio-culturale;
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valorizzazione dei limiti del singolo e delle differenze di ciascuno come risorse;
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promozione dell’integrazione socio-affettiva tra i partecipanti;
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promozione di eventi artistici rivolti alla cittadinanza, rendendo attorÉ™/danzatorÉ™ protagonisti culturali soggetti normalmente percepiti come “marginali”;
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valorizzazione di luoghi significativi per la città, destinati ad ospitare il laboratorio e la performance finale (Musei Civici, Teatri, Pinacoteche, Spazi artistici);
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dare ad alcune patologie di origine neurologica e, più in generale al tema del limite, una connotazione positiva nell’immaginario collettivo e integrata nel ciclo di vita nel suo complesso
La compagnia ha finora messo in scena le seguenti performance rivolte alla cittadinanza:
- 2018 “La Bellezza resta”, performance site specific presso la gipsoteca del Castello Visconteo di Pavia (documentata nel file pdf “libro La Bellezza resta” allegato)
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- 2019 “Che coss’è l’amor”, performance di teatro sociale svolta presso la pinacoteca del Castello Visconteo e replicata in occasione del Convegno Cittadino dell’Istituto neurologico Mondino di Pavia
- 2022 “Lettere dal cuore”, performance di “rinascita” dopo il periodo pandemico, andata in scena presso il porticato del Castello Visconteo
- 2023 “Per una mappatura della gioia” che ha tratto ispirazione dalle libro di poesie “Alfabeti della gioia” di Gianluigi Gherzi e che si è realizzato nella sala conferenze del Broletto, in concomitanza della Mostra Nazionale “Nonchiamatemimorbo”
- 2024 “La Bellezza Resta Circus”, performance che dà del Circo l’emblema delle fragilità e dei limiti umani, nonché del potere trasformativo dell’arte, capace di far brillare abilità impensate, soluzioni creative al male di vivere. Un modo gentile per sfatare il tabù della malattia, che da sempre accompagna l’uomo e che forse varrebbe la pena di accogliere, imparando a conviverci nel migliore dei modi possibili.
Lo spettacolo è andato in scena domenica 26 maggio 2024 nel prestigioso Teatro Valentino Garavani a Voghera nell’ambito di “Attiva-Menti:Parkinson Festival” evento culturale pensato per divulgare, con la bellezza, informazioni e rimuovere stereotipi sulla malattia di Parkinson, arcinota ma semi-sconosciuta nella sua complessità.
Lo spettacolo è stato replicato il 30 ottobre 2024 nella giornata conclusiva del Festival di Teatro Sociale al Teatro Fraschini Di Pavia.
- 2025 Attualmente il gruppo sta lavorando al nuovo spettacolo “Pavia di fabbriche e balere”, che debutterà nell’edizione 2026 del Festival di Teatro Sociale e dell’edizione primaverile del Festival dei Diritti.
Laboratorio integrato per giovani con autismo
Antigone offre interventi a tutela delle marginalità sociali attraverso attività di laboratorio nelle periferie, nelle scuole, nei quartieri a rischio, creando sinergie e scambi reali di buone pratiche legate all’incontro e alla costruzione di legami e reti solidali, capaci di produrre valori in termini di qualità della vita e di crescita sociale e culturale.
In collaborazione con il Piano di Zona di Siziano l’Associazione svolge due laboratori integrati di Teatro Sociale (a Pavia e Siziano) rivolti a giovani con autismo. Realizzare e sviluppare una pratica dei legami sociali significa che ogni intervento specialistico sul disagio ed ogni diagnosi non devono mai schiacciare la molteplicità che rende ciascuno di noi una persona a tutto tondo. Il Teatro, che mette al centro il corpo nella sua unità psico-fisica è lo strumento che, nella nostra esperienza, ha maggiormente promosso cambiamenti e trasformazioni sensibili in chi lo pratica e in chi ne è fruitore come pubblico e comunità coinvolta.
Gli Sdraiati: il laboratorio per adolescenti con fragilità.
Il Laboratorio di Teatro Sociale degli "Sdraiati" è uno spazio di incontro per adolescenti e preadolescenti, promosso da Gli Sdraiati APS e condotto da Antigone.
Ogni venerdì, dalle 17.30 alle 19.00 il gruppo si ritrova presso l'Istituto S.Giorgio per entrare in uno spazio "altro", uno spazio protetto e fortemente differenziato dalle solite attività didattiche o sportive, in cui non sono in gioco aspetti valutativi, di prestazione o di rendimento e in cui non vi sono attese dell'operatore legate ai "ruoli sociali" ai quali i ragazzi sono spesso chiamati a identificarsi.
Quello del laboratorio è uno spazio/tempo destinato ad accogliere e a dare forma alle immagini e alle emozioni dei ragazzi, con la grande libertà e opportunità di accedervi attraverso i diversi registri espressivi che il teatro offre: il corpo, la voce, la danza, la narrazione, l'uso simbolico degli oggetti scenici.
L'offerta dello spettacolo finale allo sguardo adulto non avviene nel segno della "recita" e della finzione teatrale ma, al contrario, nel segno della verità e dell’autenticità del processo creativo realmente attraversato da ogni singolo/a ragazzo/a, nel pieno rispetto della sua disponibilità a sperimentarsi, a proporsi e a farsi coinvolgere.
E' uno spazio di gioco e di sperimentazione, in cui si creano legami profondi, di reciproco ascolto e attenzione. Il laboratorio è accessibile anche a giovani con fragilità.
