
Scuole
L’ esperienza di molti anni di lavoro nelle Scuole di ogni ordine e grado di Pavia e provincia conferma l’importanza dell’ educazione alla teatralità nella formazione delle persone, facilitando i processi di apprendimento e la maturazione di competenze (disciplinari e relazionali) spendibili anche in contesti diversi da quello performativo. Il laboratorio teatrale si propone infatti come obiettivo primario quello di creare un gruppo di lavoro in grado di elaborare al suo interno dinamiche interpersonali e, in un secondo momento, in grado di usare le tecniche teatrali in funzione espressiva e comunicativa.
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Attraverso l’attività teatrale bambin* e ragazz*, anche quell* con gravi problematiche personali, possono trovare un luogo nel quale sentirsi accettat*, accolt*, valorizzat* e sostenut* in una delle fasi più difficili e delicate del loro percorso evolutivo.
Antigone realizza interventi di prevenzione primaria sull’educazione all’affettività, sulla parità di genere, sul bullismo e sull’accoglienza delle differenze.
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La collaborazione di Antigone con l’Assessorato alle Pari Opportunità e con il Centro Antiviolenza Liberamente ha sviluppato un modello di intervento efficace e potente nelle Scuole Superiori sul tema della prevenzione della violenza di genere, spesso proposto agli alunni come attività di alternanza scuola-lavoro (pcto).
Laboratori Scuola Primaria

L'attività di una buona scuola materna è, già di per sé, impostata su metodi d'azione per quanto riguarda le attività svolte e la stessa relazione con i bambini: l'azione, la sperimentazione, il gioco spontaneo solitamente precedono le proposte più strutturate fatte dagli insegnanti.
Nel momento del passaggio alla scuola primaria e secondaria gli alunni avvertono un brusco cambiamento, poiché la prospettiva metodologica della nuova scuola prevede per le attività didattiche un'inversione nella successione degli eventi (che diventa ora: spiegazione-esercitazione-verifica). Questo, talvolta, può creare problemi nell'integrazione delle diverse funzioni ed aree della personalità (sensoriale, corporea, emotiva, relazionale). ​
La drammatizzazione si presta in modo particolare a dare spazio ai contenuti ed alle esigenze psicologiche dei bambini/ragazzi, assolvendo a diverse funzioni: in primo luogo consente di esorcizzare le paure. La paura giocata diventa governabile, talvolta grottesca o umoristica, paradossale. A differenza di quanto succede nella quotidianità si può giocare a "stare nella paura" e a sconfiggerla senza le conseguenze della vita reale.
Attraverso la drammatizzazione si possono vivere (con la mediazione del "come se" e col gioco simbolico) esperienze connesse alla sperimentazione della rabbia, dell'assertività, della fiducia, dell'abbandono e dell'intimità.
La teatralizzazione dà dignità alle storie ed ai contenuti interni dei bambini elevandoli al rango di oggetti di interesse, di applauso e di riconoscimento da parte dei pari e degli adulti. Attraverso questo processo il bambino, da fruitore di storie e di contenuti proposti dall'adulto, diventa propositore attivo e creativo di storie uniche ed originali.
Nella scuola primaria e secondaria di primo grado il gruppo dei pari acquista sempre maggiore rilievo; in particolare il gruppo classe diventa un campo di sperimentazione delle relazioni e un luogo di riconoscimento di sé e dell'altro. Accanto al bisogno di essere ascoltato e di essere riconosciuto vi è il bisogno di essere visto, guardato e apprezzato per qualcosa che si possiede, si fa o si è raggiunto. La drammatizzazione, per questa fascia d'età, diventa un prezioso strumento formativo, capace di dare spazio al singolo bambino, alla sua soggettività, alle risorse che può esprimere, primariamente attraverso il proprio corpo.

Possiamo dunque sintetizzare gli obiettivi raggiungibili dall’attività di laboratorio nei punti che seguono:
- Socializzazione (attività ludiche, gioco di squadra, cooperazione, affiatamento).
- Appropriazione dello spazio come elemento base dell’azione teatrale: acquisirne il senso, sapervisi muovere e saperlo condividere nell’interazione con gli altri sono obiettivi primari. La trasformazione dello spazio di lavoro in “spazio scenico” segna l’ingresso nella logica della “ mimesi” e nel luogo magico dell’evento teatrale.
- Attivazione della sensorialità e della corporeità: attivazione psicomotoria, attività di coordinamento, attivazione ed utilizzo di tutti i registri sensoriali (udito, tatto) e della voce. Centrale è il concetto dell’unità psico-fisica di ogni individuo.
- Sviluppo dei rapporti interpersonali: nel teatro la relazione fra i personaggi è il motore dell’azione scenica, è l’elemento su cui si costruisce e si sviluppano le storie. Nei laboratori teatrali gli alunni fanno esperienza di esercizi fondati sulla fiducia sia per riequilibrare i rapporti all’interno del gruppo, sia perchè i ragazzi possano capire se stessi attraverso le reazioni che il loro atteggiamento produce nei compagni.
- Esercizio della spontaneità/creatività come bagaglio e dotazione innati di ogni individuo attraverso tecniche di improvvisazione corporea e verbale, per “dare vita” ad un testo, ad un personaggio, ad una situazione costruita collettivamente o singolarmente.
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Antigone realizza laboratori nelle seguenti Scuole Primarie:
-Scuola Massacra
-Primaria Acerbi e Mirabello.
Laboratori Scuola Secondaria
Le attività progettuali negli Istituti Superiori hanno avuto l'obiettivo di contribuire a sviluppare nelle giovani generazioni un approccio critico sulle rappresentazioni di genere veicolate dai linguaggi pubblicitari nei media. Il superamento dei modelli stereotipati di mascolinità e femminilità è necessaria premessa per una società più eguale basata su relazioni consensuali e rispettose, libera da ogni forma di violenza.
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Attraverso l'esame di molteplici strumenti messi a disposizione degli Istituti Scolastici e delle/degli studentesse/studenti universitarie/i (video – materiale pubblicitario etc), è stato affrontato il tema della violenza maschile contro le donne entro un percorso mirato ad evidenziare il legame esistente tra stereotipi di genere, inuguaglianza e gerarchie di potere. Peraltro, la sempre maggiore forza dei media e della televisione in particolare, veicola modelli maschili e femminili stereotipati nei vecchi schemi del “machismo” dove la donna è sempre più oggetto e meno persona.
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La diffusione di questi modelli ha generato un grave danno nella consapevolezza del problema della violenza. Il ritorno al privato e il conseguente minore interesse, comunicazione e partecipazione al sociale ha provocato un retrocesso e portato le fasce giovani e la cittadinanza a considerare la violenza sempre più come un problema individuale. Spesso la violenza è oggi ridotta a disagio psicologico, a patologia isolata o banalizzata come problema di coppia. Una lettura che tende a sminuire l’importanza e l’influenza del sociale e della cultura nelle decisioni e nei comportamenti dei singoli. Gli interventi di Antigone, in collaborazione col Centro Antiviolenza, hanno voluto creare uno spazio di riflessione su queste tematiche, che possa spostare il problema della violenza maschile dal contesto privato, dal terreno della malattia o da quello del disagio mentale per riproporlo come problema sociale e culturale in modo tale di dare alle giovani generazioni strumenti per affrontarla in modo adeguato.
Dal 2016 al 2022 Antigone, in partnership con Liberamente Centro Antiviolenza e Assessorato alle Pari Opportunità del Comune di Pavia ha svolto laboratori di Teatro Sociale con esiti finali aperti alla cittadinanza nei seguenti Istituti Superiori:
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Istituto Tecnico Bordoni, Liceo Cairoli, Istituto IPSIA Cremona, Istituto Cardano, Liceo Taramelli, Istituto Cossa (Progetti Smonta lo Stereotipo; Come Comunichi; Comunichiamo; Condividiamo? e Dialoghiamo)
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Antigone Pavia ha inoltre vinto con 5 scuole superiori della provincia il bando Cariplo triennale LAIVin (per la promozione delle arti dal vivo nelle scuole) con i seguenti istituti: triennio 2021-2024 con IIS Cossa Pavia, IIS Calvi, Liceo Galileo Galilei Voghera; triennio 2022 -2025 Liceo Olivelli Pavia e Apolf.
